Bim Gsp, lavori di restyling al depuratore di Marisiga a Belluno.

Investiti 2,9 milioni di euro di fondi PNRR.

Belluno, 24 settembre 2024 – Proseguono a pieno ritmo i lavori di Bim Gsp per potenziare e adeguare il depuratore di Marisiga, a servizio di buona parte del Comune di Belluno.

Il cantiere, avviato lo scorso febbraio e del valore di 2,9 milioni di euro, prevede il rinnovamento generale dei comparti esistenti, con l’obiettivo di migliorare la funzionalità complessiva dell’impianto e aumentarne, in parallelo, la capacità depurativa, così da renderlo adeguato al carico di reflui immessi giornalmente in fognatura.

I pretrattamenti, in particolare, situati in testa alla struttura, verranno dotati di nuove apparecchiature più performanti, che permetteranno una miglior selezione ed eliminazione dei rifiuti presenti nei reflui (cotton-fioc, sabbie, olii, ecc..).

La sezione di trattamento biologico, cuore pulsante del processo, sarà potenziata con una seconda linea, mentre l’esistente verrà rinnovata con nuove componenti elettromeccaniche: questo garantirà maggior efficienza depurativa, elevando ulteriormente la qualità dell’acqua restituita in natura.

A chiudere, verrà installata una nuova centrifuga per la disidratazione meccanica dei fanghi prodotti, per una riduzione complessiva dei volumi da smaltire e un maggior riutilizzo in agricoltura.

L’intervento, finanziato in toto con fondi PNRR del Ministero dell’Ambiente e della Transizione Energetica destinati alla Regione Veneto, assicurerà un aumento della potenzialità complessiva dell’impianto, che passerà dai 32mila abitanti equivalenti attuali ai 45mila previsti a fine lavori (giugno 2025).

“Quest’opera – spiega Attilio Sommavilla, presidente di Bim Gsp – è frutto della preziosa sinergia tra Regione Veneto, Ente d’Ambito e Gsp. Sinergia che ha permesso di ottenere fondi PNRR preziosi, che andranno a copertura totale dell’investimento, senza nessun aggravio, quindi, in tariffa per i cittadini. Grazie a questi lavori – prosegue Sommavilla – andremo a trattare con processi più performanti ed evoluti le acque di scarico dell’intero agglomerato di Belluno: miglioreremo, di conseguenza, la qualità dell’acqua reimmessa in ambiente, a beneficio del territorio e degli ecosistemi naturali. In futuro, inoltre, sarà possibile collettare anche i reflui provenienti da altre zone periferiche, come Levego, Visome, Antole e Col di Piana: questo permetterà di dismettere i piccoli impianti ormai obsoleti attualmente a servizio delle frazioni. Investire nella depurazione – conclude Sommavilla – è la miglior garanzia di sviluppo sostenibile che possiamo restituire ai nostri utenti e alla montagna bellunese”.

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