Bim Gsp a caccia di perdite con la SmartBall.

Da La Valle Agordina a Lentiai monitorati 40 km di rete idrica.

Belluno, 11 luglio 2024 – Una pallina intelligente per rilevare lo stato di salute delle condotte e registrare eventuali perdite. 

Si chiama SmartBall ed è l’innovativa tecnologia utilizzata in questi giorni da Bim Gsp lungo il principale acquedotto della provincia di Belluno, quello della Val Clusa, che da La Valle Agordina si snoda per oltre 130 km di rete idrica interrata fino a Valdobbiadene, erogando circa 400 litri al secondo e garantendo l’approvvigionamento idrico a 50mila abitanti distribuiti in 8 Comuni in destra e sinistra Piave (Sospirolo, Sedico, Belluno, Limana, Borgo Valbelluna, Setteville, Segusino e Valdobbiadene).

Coadiuvati dalla Xylem Water Solution, multinazionale proprietaria del brevetto e con sede anche in Italia, i tecnici di Bim Gsp hanno utilizzato questa sofisticata strumentazione lungo un tratto di circa 40 km di rete idrica principale compreso tra La Valle Agordina e Lentiai.

“La SmartBall è una piccola sfera in metallo – spiega Fabio Gasperin, Direttore Generale di Bim Gsp – dotata di sensori capaci di rilevare e localizzare l’attività acustica associata alle perdite, direttamente dall’interno delle condotte. Sfruttando il flusso dell’acqua in rete, la palla viene fatta rotolare dentro le tubazioni: nel suo tragitto ispeziona e registra segnali, il tutto senza interruzione della fornitura all’utenza. Ogni mille metri, una sorta di telepass monitora tracciato e passaggio. A percorso ultimato, la palla viene estratta a valle della tratta ispezionata: solo a quel punto, con l’analisi dei dati raccolti, è possibile determinare la presenza e la localizzazione di eventuali dispersioni. Nell’acquedotto della Val Clusa – prosegue Gasperin - abbiamo eseguito tre distinti inserimenti in condotta, rispettivamente tra La Valle Agordina e Vignole di Sedico, tra Vignole e Marcador di Mel e tra Marcador e Marziai di Lentiai. In tutta la tratta la SmarBall ha individuato diverse anomalie: su queste, ora, faremo le verifiche tecniche del caso per accertare se siano perdite e pianificare, di conseguenza, le azioni da adottare”.

“Questo lavoro – spiega Attilio Sommavilla, presidente di Bim Gsp - rientra nel maxi-progetto da 25,6 milioni di euro che ha l’ambizioso obiettivo di ridurre fino al 35% le perdite idriche degli acquedotti bellunesi: una progettualità sfidante e corposa, finanziata con fondi PNRR, che prevede la modellazione, la distrettualizzazione e la digitalizzazione di 1.615 km di rete idrica della provincia di Belluno, distribuita in 36 sistemi acquedottistici presenti in 16 Comuni, per un totale di oltre 100mila abitanti. Ad oggi – prosegue Sommavilla - abbiamo già distrettualizzato circa 570 km di condotte, con l’obiettivo di arrivare a 1.000 km entro la fine del 2024. Non solo cantieri, ma anche innovazione, come in questo caso, per efficientare le infrastrutture idriche bellunesi, preservare l’acqua, risorsa preziosa ed esauribile purtroppo, e gestire al meglio le sfide poste dai cambiamenti climatici”.

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