Bim Gsp, un nuovo acquedotto a Cencenighe.

Ultimato il serbatoio e la posa della rete a servizio di sei frazioni. Investiti 950mila euro.


Belluno, 2 marzo 2022 – Si sono conclusi di recente i lavori per la realizzazione del nuovo acquedotto a servizio delle frazioni di Chioit, Malos, Bogo, Martin, Cavarzan e Collesin in comune di Cencenighe Agordino. Il cantiere, avviato lo scorso giugno, si è reso necessario per sopperire agli ingenti danni causati dalla tempesta Vaia alle diverse fonti di approvvigionamento locali e in particolare alla sorgente di Chioit, la principale nel comune in termini di apporto idrico, distrutta dalla furia dell’uragano.

L’intervento, progettato da personale ingegneristico di Bim Gsp e affidato all’impresa Zugliani srl di Imer (TN), ha visto quattro cantieri operativi in parallelo. 

I lavori hanno portato alla sistemazione della sorgente Cason, a quota 1.464 m, ottimizzata nella capacità di captazione, alla posa di circa 1 km di nuova condotta, in sostituzione dell’esistente, per collegare la sorgente al borgo di Chioit, alla costruzione di un nuovo serbatoio, a Chioit, a quota 1.325 m, con capacità di accumulo di 100 mc, alla realizzazione di una stazione di sollevamento a Martin, per l’intercettazione di un acquedotto secondario proveniente dalla sorgente Pissolot, e alla posa di una doppia condotta in ghisa, ciascuna tratta estesa per 630 m, per congiungere il sollevamento al serbatoio. 950mila euro l’importo complessivo dell’investimento.

“Con quest’opera – spiega Attilio Sommavilla, presidente di Bim Gsp – abbiamo completato un progetto molto più ampio di messa in sicurezza dell’approvvigionamento idrico dell’intero comune di Cencenighe. Un anno fa abbiamo collegato le reti di Vallada e Canale d’Agordo, per garantire a buona parte del territorio la necessaria stabilità nell’erogazione. Ora, con questo secondo intervento, abbiamo assicurato l’apporto di acqua anche alle sei piccole frazioni comunali, che potranno contare su un sistema infrastrutturale adeguato ai fabbisogni e performante anche nei picchi di presenze stagionali. Non solo, abbiamo aggiunto un nuovo tassello anche alla nostra strategia di lotta ai cambiamenti climatici, che vede nelle interconnessioni tra acquedotti la soluzione per prevenire emergenze, bilanciare al meglio le risorse disponibili e rendere, al contempo, più resilienti territorio ed infrastrutture. Un passo avanti, infine, è stato compiuto anche nella ricostruzione post Vaia che, non dimentichiamolo, ha colpito principalmente la vallata agordina: ad oggi possiamo dire di aver fatto molto in termini di opere e utilizzo delle risorse economiche messe a disposizione dal Commissario delegato all’emergenza, ma molto ancora deve essere fatto anche in futuro, per completare il ripristino e restituire completa funzionalità alle infrastrutture danneggiate”.

I lavori, particolarmente complessi per le quote dei siti, gli importanti dislivelli, le forti pendenze e la limitata accessibilità dei luoghi, hanno richiesto l’uso di mezzi speciali come l’escavatore a ragno, per le operazioni di scavo su pendenza, e l’elicottero, con circa 600 voli, per il trasporto e il getto dei volumi di calcestruzzo.

“Bim Gsp nel comune di Cencenighe ha fatto davvero un gran lavoro – spiega il sindaco di Cencenighe Mauro Soppelsa – dando soluzione a importanti e annose criticità sia di carenza idrica, a cui era soggetto il centro cittadino, che di potabilità dell’acqua, frequenti sia nel capoluogo che nelle frazioni circostanti. Con il primo intervento, la posa del nuovo acquedotto della Val Biois, eseguito nel 2019, è stata restituita al territorio stabilità nella fornitura all’utenza, ed ha fatto la differenza in questo anno siccitoso, perché ha garantito quella continuità di approvvigionamento d'acqua che nel passato è spesso mancata. Con questo secondo lavoro abbiamo messo al sicuro anche l’erogazione ai piccoli borghi montani. Ringrazio, quindi, la società Gsp per l’attività di ricostruzione svolta in questi anni nell’Agordino e per gli investimenti ad oggi realizzati: opere strategiche che, unite alle risorse messe in campo dalle amministrazioni comunali, contribuiscono alla crescita e allo sviluppo delle nostre realtà locali e rappresentano un sostegno concreto alla valorizzazione dei centri montani, sempre più colpiti dallo spopolamento” conclude Soppelsa.

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