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Bim Gsp, un nuovo acquedotto a Cencenighe.
La rete alimenterà le frazioni di Chioit, Malos, Bogo, Martin, Cavarzan e Collesin. Un investimento da 950mila euro
Belluno, 26 agosto 2021 – Nuovo acquedotto per il comune di Cencenighe Agordino. Bim Gsp, con un investimento da 950mila euro, ha di recente avviato i lavori per realizzare la nuova rete idrica che alimenterà le frazioni di Chioit, Malos, Bogo, Martin, Cavarzan e Collesin.
Opere indispensabili per sopperire agli ingenti danni causati dalla tempesta Vaia, che ha colpito in maniera diffusa le fonti di approvvigionamento locali e reso inutilizzabile la sorgente di Chioit, la principale nel comune in termini di apporto idrico.
L’intervento, progettato da personale ingegneristico di Bim Gsp e affidato all’impresa Zugliani srl di Imer (TN), procede celermente grazie a quattro cantieri operativi in parallelo.
Nel primo cantiere, a quota 1.464 m, si è provveduto ad adeguare la sorgente Cason e a posare circa 1 km di nuova condotta, in sostituzione dell’esistente, per collegare la sorgente al borgo di Chioit. I lavori sono già in corso di ultimazione.
Nel secondo, a quota 1.325 m, si è avviata la costruzione, in prossimità dell’abitato di Chioit, del nuovo serbatoio di accumulo alimentato dalla sorgente Cason. Un impianto che, una volta ultimato, avrà una capacità di accumulo di 100 mc e sarà dotato di apparecchiature idrauliche per la regolazione dei flussi idrici e del telecontrollo per il monitoraggio a distanza. I lavori sono già in avanzata fase di sviluppo.
Nel terzo cantiere, in corso di esecuzione, è prevista la posa di una doppia condotta in ghisa, ciascuna tratta della lunghezza di 630 m, per collegare il nuovo serbatoio alla stazione di sollevamento che verrà realizzata nel tratto di strada tra Martin e Bogo.
Nel quarto, che partirà a breve, è prevista la costruzione della stazione di sollevamento di Martin, funzionale ad intercettare la condotta esistente proveniente dalla sorgente Pissolot.
“Ad un anno dalla messa in esercizio del grande acquedotto della Valle del Biois, con il quale abbiamo restituito all’abitato di Cencenighe la necessaria stabilità di approvvigionamento idrico grazie al collegamento con le reti di Vallada e Canale d’Agordo, oggi possiamo dire di aver messo in sicurezza anche l’erogazione delle piccole frazioni comunali, che potranno contare su un sistema infrastrutturale adeguato ai fabbisogni e performante anche nei picchi di presenze stagionali” spiega Attilio Sommavilla, presidente di Bim Gsp.
“Un ulteriore traguardo della nostra strategia di lungo periodo - prosegue Sommavilla - che vede nelle interconnessioni tra acquedotti la soluzione per prevenire emergenze, bilanciare al meglio le risorse disponibili e contrastare, al contempo, gli effetti dei cambiamenti climatici, sempre più frequenti e minacciosi per le nostre sorgenti di montagna. Un passo avanti anche nella valorizzazione della vallata e dei suoi piccoli borghi e nella ricostruzione post emergenza Vaia che, non dimentichiamolo, ha avuto proprio in Agordino il suo massimo epicentro. Essenziale aver ottenuto un finanziamento straordinario, a fondo perduto, dall’Autorità di settore ARERA, che ci ha permesso di cantierare tempestivamente l’opera senza alcun aggravio in tariffa per i cittadini bellunesi” conclude Sommavilla.
I lavori, particolarmente complessi per le quote dei siti, gli importanti dislivelli, le forti pendenze e la limitata accessibilità dei luoghi ai normali mezzi d’opera, hanno richiesto l’uso di mezzi speciali come l’escavatore a ragno per le operazioni di scavo e l’elicottero per il trasporto e il getto dei volumi di calcestruzzo. La conclusione delle attività è prevista entro la fine dell’anno.
“Interventi come questo – spiega il sindaco di Cencenighe, Mauro Soppelsa – sono un sostegno concreto alla valorizzazione dei centri montani, sempre più colpiti dallo spopolamento a cui è soggetta da tempo tutta la provincia di Belluno. Ringrazio, quindi, Bim Gsp per aver dato soluzione a rilevanti criticità nell’approvvigionamento idrico del nostro territorio e per il valore reso a tutta l’area dell’Agordino. Azioni che, unite alle risorse messe in campo dalle amministrazioni comunali, contribuiscono alla crescita e allo sviluppo delle nostre realtà locali”.
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