Assemblea soci di Bim Gsp. Approvato il bilancio di esercizio 2018
Approvato all'unanimità il bilancio di esercizio 2018.
Si chiude il secondo mandato-Vignato: in sei anni realizzati investimenti per 40 milioni di euro, ridotti i costi per 4,6 milioni, debiti scesi di 52 milioni.
Belluno, 7 maggio 2019 - Un’altra annata record il 2018 per BIM GSP, che oggi, nella Sala degli affreschi della Provincia, ha approvato all'unanimità il bilancio di esercizio 2018. Bilancio che ha chiuso il secondo mandato di Giuseppe Vignato, amministratore della società dal 2013.
Risultanti positivi, quelli illustrati all’assemblea dei Sindaci: ricavi per 30 milioni di euro, utile netto di 3,9 milioni, patrimonio societario di oltre 35 milioni (+ 23 milioni nei sei anni di gestione Vignato), cassa generata per 13 milioni, destinata per 10 milioni in opere nel servizio idrico provinciale e per 3 milioni alla riduzione dei debiti, oggi scesi a 37 milioni (-52 milioni dal massimo del 2011).
Consumi d’acqua e bollettato
Stabili, e in linea con la media storica, i prelievi d’acqua fatturati, pari a 14 milioni di metri annui per il 2018. “I consumi oscillano tra cali invernali e picchi estivi – spiega Giuseppe Vignato – in linea con l’andamento delle presenze legate ai flussi turistici e ai rientri nelle seconde case. Vi è, in generale, da parte dell’utenza una maggior consapevolezza del valore economico ed ambientale della risorsa acqua, e per questo ne limitano il consumo”. L’importo totale delle bollette emesse nel 2018 ha superato i 30 milioni di euro, di cui 3 milioni sono relativi all’addizionale per i mancati aumenti tariffari 2004-2011 ormai recuperati per il 60%.
Risparmi e innovazione tecnologica
Nonostante i molti danni subiti con la tempesta Vaia del 29 ottobre scorso, nel 2018 le spese correnti sono state contenute di quasi 600 mila euro (4,6 milioni in sei anni). Significativi i risparmi nei costi di gestione e manutenzione degli impianti, grazie ad operazione di efficientamento ed al ritorno degli investimenti degli anni precedenti. “Obiettivi strategici permangono la riduzione delle perdite e l’interconnessione tra le reti acquedottistiche – spiega Vignato – così da proseguire nella linea virtuosa del risparmio e della maggior stabilità nell’erogazione idrica agli utenti. Proseguiremo, anche nel 2019, con progetti di innovazione tecnologica: parliamo di digitalizzazione delle reti per il monitoraggio delle perdite, di maggior automazione del telecontrollo su acquedotti e depuratori, di mappatura delle reti fognarie e acquedottistiche su piattaforma G.I.S., di avvio di un progetto pilota per la telelettura dei contatori d’utenza utilizzando le più recenti strumentazioni presenti sul mercato”.
Gestione finanziaria positiva e solidità patrimoniale
Grazie al buon andamento del bollettato ed al contenimento dei costi, nel 2018 BIM GSP ha generato nuova cassa per 13 milioni di euro: 10 milioni sono stati destinati a finanziare gli investimenti realizzati nell’anno, evitando quindi il ricorso a nuovi mutui, e 3 milioni alla riduzione dei debiti bancari. “Nel 2012 il debito bancario era di quasi 44 milioni di euro - spiega Vignato - ed oggi lo abbiamo dimezzato a 22 milioni, nello stesso periodo abbiamo rafforzato il patrimonio societario triplicandolo da 12 a 35 milioni di euro”.
In discesa anche i debiti totali: dal massimo degli 89 milioni raggiunto nel 2011, nei sei anni di gestione Vignato sono stati ridotti di 52 milioni arrivando a poco più di 37 milioni. “Archiviamo un altro esercizio fondamentale che ha visto accrescere la capacità operativa, ridurre l’indebitamento a livello sostenibile e aumentare la solidità patrimoniale di BIM GSP, fattore quest’ultimo che permetterà alla società di sostenere l’ulteriore salto di qualità dell’organizzazione e degli investimenti finalizzati a migliorare il sistema idrico provinciale”.
Investimenti in linea con le indicazioni del Consiglio di Bacino e dell’Authority
Il totale degli investimenti realizzati nel 2018 è stato di 10,6 milioni di euro, nuovo record annuale per BIM GSP, con una media, tra le top nazionali, di 54 euro annui per abitante (dai 22 euro del 2014). “Un impegno che risponde in pieno alle disposizioni dell’Authority nazionale – spiega Vignato – che spinge i gestori idrici ad impiegare il più possibile le tariffe in investimenti piuttosto che in spese correnti”.
Molti gli interventi effettuati anche a seguito della calamità Vaia: tra i principali il nuovo acquedotto a Rocca Pietore, l’interconnessione delle reti idriche di Pieve di Cadore e Calalzo, la sostituzione di tratte dell’acquedotto Val Clusa, il principale in provincia, la posa del nuovo collegamento tra i serbatoi di Col Coltron e Piaia a Ponte nelle Alpi (in corso), i nuovi depuratori di Falcade e Longarone, l’ammodernamento dell’impianto ristrutturato quello di Mel-Pagognane, la posa di diverse tratte fognarie a Lozzo e a Valle di Cadore.
“Abbiamo affrontato tutte le emergenze provocate dall’uragano Vaia e realizzato investimenti fondamentali per l’ambiente quali i nuovi depuratori, la sistemazione ed estensione della rete fognaria e la messa in sicurezza di alcuni sistemi acquedottistici” dichiara Vignato. “Non solo opere, naturalmente, ma anche sostegno all’economia e all’occupazione: considerando che ogni milione di investimento genera effetti positivi su PIL e posti di lavoro, nel 2018 abbiamo contribuito ad attivare 23 milioni di PIL e 219 nuovi posti di lavoro, avvalendoci di fornitori per l’80% con sede in provincia di Belluno e nel Veneto”.
Piano degli investimenti 2019
Per il 2019 BIM GSP ha aumentato gli interventi previsti nel Piano degli Investimenti. Dagli 8 milioni programmati ed approvati dall’assemblea dei Sindaci in Consiglio di Bacino, oggi se ne contano ben 11 milioni. A fare la differenza, la calamità Vaia, che ha portato ingenti danni in vari impianti del sistema idrico provinciale e reso necessaria una pianificazione dei lavori più corposa.
In via prioritaria sono previsti il nuovo acquedotto della Valle del Biois, con collegamento delle reti idriche di Canale d’Agordo e Cencenighe, la sistemazione delle sorgenti di Cencenighe, la costruzione del nuovo serbatoio a Rocca Pietore-Malga Ciapela, la sistemazione della condotta di Santo Stefano-Campolongo, l’avvio dei lavori per collegare i serbatoi di Col Coltron a Ponte nelle Alpi e Fiammoi a Belluno e il completamento del collegamento tra i serbatoi di Col Coltron e Piaia, la costruzione di due serbatoi di accumulo a Cortina, la messa in esercizio del nuovo acquedotto di Lonie a Rivamonte Agordino.
Nel settore della depurazione, verrà conclusa la progettazione del nuovo depuratore di Borca di Cadore e dato avvio alla procedura di gara per l’avvio dei lavori, avviato l’ammodernamento dell’impianto di Lentiai e la sistemazione delle vasche imhoff di Colle Santa Lucia, Rocca Pietore, Selva di Cadore, Taibon e Tambre.
Per quanto riguarda il potenziamento delle reti fognarie, è in corso la posa di nuove tratte a Belluno (da via Montegrappa al depuratore di Marisiga), a Sedico (Oselete), a Le Campe di La Valle Agordina per collettare i reflui di Agordo; è prevista inoltre la sistemazione di tratte ad Alleghe, Auronzo, Sedico (Peron), Belluno (Lambioi) e Feltre (Culliada-Mugnai e Cellarda-Villapaiera). “Sono tutti investimenti strategici pianificati con i Sindaci” spiega Vignato “in modo organico e coerente con le risorse finanziarie disponibili: metà saranno destinate in acquedotti, per sistemare i danni subiti dalla calamità e ridurre le perdite lungo le tubazioni più obsolete, metà nel settore ambientale grazie a moderni depuratori e al tempestivo ripristino delle fognature danneggiate”.
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